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Protesi Mobile

I dispositivi protesici mobili hanno la caratteristica di poter essere rimossi dal cavo orale. Sono in grado di riabilitare ampie aree edentule, fino ad arrivare alla protesi totale (la dentiera) per la riabilitazione di intere arcate.

 

PROTESI PARZIALE RIMOVIBILE O ANCHE DETTO SCHELETRITO
Questo manufatto protesico è formato da uno scheletro in metallo che migliora le resistenze alle sollecitazioni meccaniche della masticazione, ricoperto da resina sulla quale sono montati i denti mancanti. Lo scheletrato si mantiene in posizione grazie a specifici ganci che si ancorano ai denti residui.

PROTESI TOTALE RIMOVIBILE
E’ la cosiddetta “dentiera”. Formata resina sulla quale sono montati i denti artificiali, sfrutta la ritenzione meccanica e l’adesione data dal sottile strato di saliva che si forma tra la mucosa e la protesi stessa.

NOTE MEDICHE ED APPROFONDIMENTI
PARODONTITE
PIGMENTAZIONE E DISCROMIE:
TERAPIE FARMACOLOGICHE IN ATTO
NOTE: i pazienti si ricordino di segnalare eventuali problemi cardiologici come:

- valvole cardiache
- pregresse endocarditi batteriche
- malattia reumatica infantile
- prolasso mitralico
- cardiopatie congeniti.
Attenzione alla terapia con BISFOSONATI sia assunti per via endovenosa sia assunti per bocca.
I bifosfonati sono farmaci per la cura dell’osteoporosi e per la cura di metastasi ossee di tumori.
Questi farmaci possono interferire con i normali processi di guarigione e innescare una complicanza rara ma temibile: la necrosi dei mascellari.
Per questo la chirurgia orale e soprattutto l’implantologia sono sconsigliabili in pazienti in terapia attiva con tali farmaci e fino a quattro anni dopo la cessazione degli stessi.
È consigliabile una visita odontoiatrica prima di iniziare ad assumere tali farmaci per poter eseguire con tranquillità operazioni che poi a terapia iniziata non potrebbero più essere svolte.
Il nostro studio invita le persone che assumono bisfosfonati a mantenere alti livelli di igiene e salute orale, perché anche situazioni di infezione cronica come parodontiti e gengiviti non curate possono portare alla necrosi dei mascellari, senza necessariamente essersi sottoposti a chirurgia orale.

I pazienti che assumono la CARDIOASPIRINA, non devono cessare tale terapia per sottoporsi a interventi odontoiatrici.

I pazienti sottoposti alla cosiddetta “Doppia coagulazione” quindi che assumono CARDIOASPIRINA e COUMADIN/CLEXANE dovranno attendere l’indicazione del medico curante o del cardiologo a cessare almeno uno dei due farmaci prima di sottoporsi a chirurgia.

I pazienti che assumono COUMADIN non dovranno cessare la terapia anticoagulante, ma potranno fare una terapia sostitutiva con l’eparina sottocute nei giorni precedenti all’intervento.
L’odontoiatra potrebbe richiedere l’indice INR della mattina stessa dell’intervento, i pazienti potranno eseguire tale esame presso il centro della coagulazione da cui sono seguiti.

Gli esami radiologici più richiesti e che l’odontoiatra utilizza per la chirurgia orale sono l’ortopantomografia, eseguibile presso il nostro studio e la TAC volumetrica, eseguibile presso centri di Radiologia o presso l’Ospedale.

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